Cosa vuol dire essere una famiglia ospitante – domande frequenti
Cosa ci si aspetta da una famiglia ospitante?
L’idea di base è quella di accogliere lo studente straniero come un figlio o una figlia in più, rendendolo parte integrante della famiglia. La famiglia ospitante darà al ragazzo vitto e alloggio, e lo coinvolgerà in tutte le sue attività quotidiane. Fondamentali saranno il desiderio di conoscere una nuova cultura, la tolleranza, la pazienza, l’affidabilità e il calore umano che offrirete allo studente.
Lo studente dovrà avere una camera propria?
Non necessariamente. Lo studente potrà condividere la camera con il fratello o la sorella ospitanti (dello stesso sesso), con una differenza massima di età di 4 anni in più o in meno. Occorrerà tuttavia riservare allo studente anche un piccolo spazio tranquillo per lo studio.
Se non abbiamo figli adolescenti possiamo ospitare ugualmente?
Certamente! La tipologia delle famiglie può essere la più svariata: ci possono essere fratelli e sorelle fuori casa, bimbi piccoli oppure famiglie senza figli. Importante è la forte motivazione a vivere questa esperienza.
Possiamo ospitare anche se non abitiamo in una grande città, ma in un piccolo paese e non siamo vicini a Milano?
Certamente! La sede del BEC è a Milano, ma si avvale dell’aiuto di collaboratori in tutta Italia, ed è quindi possibile ospitare anche in piccoli centri.
Quali spese si dovranno sostenere?
Alla famiglia viene richiesto, dal punto di vista economico, di offrire vitto e alloggio al ragazzo. Le spese inerenti la scuola (tasse scolastiche, mezzi pubblici per raggiungere la scuola) sono a carico del BEC. Le spese personali dello studente (vestiario, attività sportive, divertimenti, gite e visite culturali ecc.) sono sostenute dal ragazzo.
Nella foto: Jelena, dal Montenegro in Italia per 10 mesi, in gita a Pisa con la sua famiglia ospitante
Come si deve procedere per l’inserimento dei ragazzi a scuola?
BEC vi chiederà il nominativo di una scuola superiore nella vostra zona (può essere quella dei vostri figli o un istituto per voi facile da raggiungere). Ci penserà il BEC a contattare la scuola e a inoltrare la richiesta di iscrizione. In un secondo momento è possibile che la scuola richieda il vostro intervento in qualità di genitori ospitanti.
In caso di assenze alle lezioni da parte dello studente, come ci dobbiamo comportare nei confronti della scuola?
Dovrete giustificare ogni assenza del ragazzo secondo le modalità richieste dalla scuola. Assicuratevi che partecipi attivamente alle lezioni e che svolga i compiti assegnati.
A chi possiamo fare riferimento durante questa esperienza?
Prima, durante e dopo il soggiorno dell’Exchange Student potrete sempre contare sull’appoggio del vostro rappresentante di zona nonché dell’ufficio BEC. Inoltre è disponibile un numero di emergenza sempre attivo 24 ore su 24.
Chi è il rappresentante di zona?
Si tratta di una persona volontaria nella vostra area a cui potete rivolgervi per qualsiasi dubbio, difficoltà o necessità: è il tramite tra voi, lo studente e l’organizzazione. È una terza persona, ovvero un ulteriore punto di vista, neutrale, fondamentale per l’aiuto nella comprensione e soluzione di qualsiasi questione.
I ragazzi stranieri sono assicurati?
Certo! Tutti gli studenti arrivano in Italia con un’assicurazione per malattia, infortuni e contro terzi stipulata dall’organizzazione all’estero.
Se il ragazzo si ammala, come comportarsi?
Potete rivolgervi al vostro medico di famiglia. Eventuali costi per visite e acquisto di medicinali saranno sostenuti dallo studente, che potrà poi chiederne il rimborso alla propria assicurazione.
Dobbiamo organizzare visite e gite per lo studente?
L’esperienza si basa sulla quotidianità della vita familiare nella comunità in cui lo studente è inserito. Se avete la possibilità di organizzare qualche visita fuori dalla vostra zona, questo sarà certamente un’occasione in più di arricchimento per i ragazzi.
Quando arrivano i ragazzi? E quanto tempo rimangono?
La durata dei programmi varia da 2 a 10 mesi. Esiste anche un programma ridotto estivo di 6 settimane.
Ci dobbiamo impegnare a ospitare lo studente per l’intero programma?
Per i programmi di 2, 3 e 5 mesi ci si aspetta disponibilità per l’intero periodo. Per i programmi di 10 mesi possiamo considerare la possibilità di suddividere l’ospitalità tra due famiglie.
Nel caso ci impegnassimo per un periodo lungo e l’esperienza risultasse diversa dalle aspettative, cosa succede?
È naturale che ci sia un periodo iniziale di adattamento per entrambi, il ragazzo e la famiglia, con qualche malinteso causato soprattutto da motivi linguistici e differenze culturali. Nel caso dovessero esserci problemi seri che portano a situazioni insostenibili, anche se avete dato disponibilità per un periodo lungo, BEC si impegna nella ricerca di una nuova famiglia nel minor tempo possibile.
Se abbiamo disponibilità solo per qualche settimana, possiamo comunque proporci per l’accoglienza dello studente?
In questo caso sarà un piacere accogliere il vostro aiuto nelle situazioni di “emergenza”: cambiamenti inaspettati, fasi di passaggio tra una famiglia e l’altra.
Possiamo chiedere allo studente di parlare la sua lingua con noi o i nostri figli?
Chiedere è sempre lecito! Tenete però sempre presente che i ragazzi vengono in Italia per imparare l’italiano e la nostra cultura in tutti i suoi aspetti.
È comunque inevitabile che avvenga uno scambio linguistico, anche perché spesso la conoscenza dell’italiano da parte degli Exchange Students è in generale molto scarsa, se non nulla.
Siamo comunque sempre alla ricerca di famiglie ospitanti: potete fare richiesta in qualsiasi momento!