Abbiamo ospitato Jemma, una ragazza australiana di 17 anni. È rimasta con noi da fine novembre a fine gennaio, frequentando la stessa classe di mia figlia per tutto il periodo.

Avevamo da un po’ l’idea di ospitare uno studente e l’occasione è arrivata casualmente chiacchierando con una nostra conoscente.

La nostra è una famiglia composta da noi genitori e 3 figli che abbiamo adottato 12 anni fa e tutti eravamo entusiasti di fare questa nuova esperienza.

Quindi è arrivata Jemma, siamo andati a prenderla tutti e 5 in stazione e da subito abbiamo visto la sua grande gioia unita a un po’ di timore, che si è dissolto in fretta dopo i primi abbracci. Avevamo già avuto qualche contatto via email con lei e la sua famiglia. Ci sembrava doveroso dare informazioni e rassicurazioni su di noi per dare un po’ di tranquillità, ai genitori soprattutto. L’abbiamo considerata come una quarta figlia per tutto il tempo. Ci siamo legati a lei immediatamente. Abbiamo cercato di fare il possibile per farla sentire a casa, ha trascorso il Natale con noi, tanti momenti con i nostri amici e parenti e qualche gita insieme per mostrarle il nostro bel paese. Il suo italiano è decisamente migliorato e ancora adesso sorridiamo ripensando a come ci guardava i primi giorni con i suoi occhioni senza capire molto.

Siamo stati molto fortunati ad avere Jemma con noi e ancora adesso siamo in contatto con lei, che ci ha promesso di venire a trovarci quando farà la sua prossima vacanza in Europa.

È importante partire per imparare bene una lingua, ma l’amicizia e l’accoglienza sono i valori importanti di questo scambio, conoscere persone di culture diverse arricchisce e noi continueremo su questa strada in futuro.

Auguriamo a tutti di fare questa esperienza!